Pitti Immagine Bimbo - Fortezza da Basso

Pitti Immagine Bimbo chiude in calo, ma con segnali positivi

Pitti Immagine Bimbo - Fortezza da BassoL’80° edizione di Pitti Immagine Bimbo ha chiuso i battenti con un deciso segno negativo, 6.700 presenze che significano un calo del 7%, determinato dal crollo dei compratori Russi (-40%) compensato parzialmente dalla crescita di paesi come Giappone (+14%), Cina (+24%9, Turchia (+13%), Olanda (+5%), Hong Kong (+45%), Emirati Arabi (+40%), Libano (+32%) e tutti i paesi dell’area mediorientaleI  compratori italiani sono rimasti sostanzialmente stabili, con 4.300 presenze rispetto le quasi 4.500 della precedente edizione, un segno tutto sommato positivo, così come stabili sono state le presenze da mercati importanti quali Francia, Stati Uniti e Corea del Sud.

Il totale dei visitatori si è assestato su 10.000 presenze.

Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine, ha dichiarato: “Questa edizione di Pitti Bimbo ha confermato le aspettative della vigilia. Abbiamo registrato il calo consistente delle presenze russe che un po’ tutti gli operatori si attendevano – anche se i rappresentati del retail russo di qualità sono arrivati quasi tutti a Firenze – e che considerando i numeri complessivi dei buyer espressi da questo mercato, è andato a influire in modo netto sul totale delle presenze estere. I compratori dall’Italia hanno dimostrato una sostanziale tenuta, e questo è senza dubbio un segnale confortante per una ripresa dei consumi sul mercato interno. In generale, tra i nostri espositori abbiamo raccolto feedback di fiducia e tra gli stand si è respirato un diffuso ottimismo, con i buyer che hanno apprezzato le novità proposte nelle collezioni, gli eventi speciali e le iniziative in calendario. La moda bimbo sta esprimendo grande qualità, per le prossime stagioni ci aspettiamo una rinnovata energia, e senza dubbio buone prospettive arriveranno per l’export anche su nuovi mercati”.

Questa è la classifica dei primi 20 mercati di riferimento del salone: Russia (224 buyer), Spagna (192), Turchia (166), Germania (149), Francia (149), Gran Bretagna (123), Olanda (88), Belgio (79), Grecia (72), Cina (57), Polonia (55), Ucraina (52), Stati Uniti (51), Giappone (49), Corea del Sud (46), Svizzera (44), Hong Kong (42), Brasile (42), Libano (37) e Portogallo (33).

A conferma del ruolo di Pitti Bimbo come piattaforma di riferimento della moda bimbo a livello internazionale, è da evidenziare il successo raccolto dal calendario di sfilate ed eventi speciali svoltisi presso la Fortezza da Basso, ma anche dalle presentazioni nei punti vendita in città e dagli happening in location scenografiche della città, che hanno arricchito l’offerta della manifestazione e fatto parlare di sé tra la stampa e i buyer arrivati da tutto il mondo.

L’Ente organizzatore ha raccolto una serie di commenti tra i buyer e gli espositori di questa edizione di Pitti Immagine Bimbo. Ecco quelli dei buyer:

Laurence Dekowski, direttrice childrenswear di Le Bon Marché, Parigi:
‘Atmosfera positiva. Pitti Bimbo è la fiera di riferimento nel mondo del childrenswear e rappresenta un’occasione importantissima di vedere le collezioni di tanti brand in un unico momento. La fiera presenta una panoramica globale: dagli abiti per occasioni speciali allo sportswear. Mi è piaciuta molto la sezione New View, dove ho trovato numerose collezioni di designer belgi interessanti. Un settore importante adesso è quello dei teenagers, un mondo molto diverso da quello del bambino: un mercato complesso, perché cambia di stagione in stagione, e in fiera ho trovato molte aziende valide. Mi piacciono molto i pop-up stores, un modo originale per illustrare le nuove tendenze. Organizzazione perfetta: la manifestazione è chiara e semplice da visitare”.

Fadi Tahan, General Manager Fashion Division Chalhoub, Dubai:
‘Pitti Bimbo è una delle fiere più importanti del settore a livello mondiale. Un’opportunità importante per gestire contatti e appuntamenti e scoprire nuovi brand. Ho trovato numerose collezioni interessanti, soprattutto di brand italiani, francesi e spagnoli, dai tessuti leggeri e ricercati come richiede il nostro mercato di riferimento. Buona l’organizzazione”.

Barbarba Molteni, proprietaria del gruppo Tessabit, Como:
‘Il clima si sta decisamente risollevando: in fiera adesso si respirano più entusiasmo e positività. Nel settore del childrenswear oggi si presta più attenzione ai prezzi e la tendenza è mixare brand top con marchi più basici. Ecco a Pitti Bimbo ho trovato entrambe le proposte: aziende storiche, che lavorano bene e a cui bisogna continuare a dare fiducia, così come proposte nuove di realtà più piccole, ma molto interessanti. Le mie aree preferite? Il Padiglione Centrale e lo sportswear al Cavaniglia. Del resto Pitti Bimbo è il fulcro di tutto, le altre fiere non sono così forti…qui si respira il made in Italy e lo stile in tutte le sue declinazioni. Organizzazione perfetta, e il nuovo ingresso della manifestazione è un ulteriore valore aggiunto. Bravi!’

Karen Pattyn, proprietaria negozio Zoen Kids, Courtrai (Belgio):
‘E’ la prima volta che partecipo a Pitti Bimbo e ho trovato un’atmosfera fantastica! Ho visitato altre fiere del childrenswear, come Playtime a Parigi, ma qui è diverso… Quando si passa tutto il tempo dentro il negozio si rischia di perdere un po’ la percezione globale, le ‘vibrazioni’ giuste. Ecco qui a Pitti Bimbo si sentono, si respira moda e ispirazione. Le mie aree preferite? New View e Sport Generation: i loro brand rispecchiano in pieno il mio stile. Ovunque c’è molta musica ed è un elemento molto importante. Buona l’organizzazione’.

Konstantin Andricopoulos, Il Bosco dei ciliegi, Mosca:
“Pitti Bimbo racchiude il meglio dell’industria moda per il settore del childrenswear, i grandi nomi qui ci sono tutti. Sono rimasto molto colpito della forte collaborazione che ho riscontrato in fiera: come sapete il mercato russo sta attraversando un momento molto delicato e devo dire che tutti i nostri partner e collaboratori hanno dimostrato una grande sensibilità. Ci hanno permesso di aggiustare degli ordini, di rivedere delle condizioni, e ci hanno dimostrato una grande fiducia. Del resto uno dei punti di forza di Pitti è proprio questo: in fiera si ha modo di sviluppare e approfondire i propri contatti ed è molto importante. Il mercato russo è sempre alla ricerca di capi belli e particolari e la fiera regala sempre grandi sorprese. Sono molto ottimista: nonostante la crisi, il business è rimasto a un buon livello e ho molta fiducia nel futuro”.

Shifali Singh, vice-presidente international business di Myntra.com (India):
“Una bellissima organizzazione, ci sono tanti anni di esperienza dietro a questa fiera e si sente. Dai numerosi servizi offerti ai punti informativi al layout della manifestazione, tutto è ben definito e curato nei dettagli, e questo è un aspetto molto importante. Il nostro è un business internazionale e stiamo cercando nuovi brand, soprattutto europei, e Pitti Bimbo rappresenta un’opportunità incredibile. Non solo per lo scouting, ma anche perché offre la possibilità di conoscere un’azienda a 360 gradi. In soli tre giorni abbiamo la possibilità di avere una panoramica globale delle nuove tendenze del childrenswear: in particolare sono rimasta affascinata da alcuni brand spagnoli, sia per l’ottimo rapporto qualità/prezzo che per la grande innovazione in termini di colori, materiali e fantasie. E poi la grande quantità di accessori proposta: non pensavo che il mondo del kidswear ne avesse così tanti!”

Anna Ramos, buyer Luna de Plata, Oviedo:
‘Prima volta a Pitti Bimbo. Stavo cercando un’alternativa alla fiera di Parigi e devo dire che sono entusiasta! Belle persone, atmosfera positiva, grande selezione di brand da tutto il mondo. Tra le sezioni che mi sono piaciute di più, New View e il Padiglione Centrale. Grande ricerca e ottima organizzazione. Complimenti!’

E tra gli espositori:

SCOTCH & SODA, Shiran Gort, Brand manager di Scotch Shrunk and Scotch R’Belle
“Siamo contenti di essere tornati a Pitti Bimbo, che rimane la manifestazione più importante nel settore di abbigliamento per bambini e ragazzi. Il nostro primo giorno è stato un vero successo, con più visitatori di quanti ce ne aspettassimo. Ma la cosa migliore riguardo questa fiera è che sentiamo che i visitatori condividono la nostra passione per la creatività, il gioco e la moda”.

DIESEL e MARNI, Germano Ferraro, Amministratore Delegato
Sono molto contento per questa edizione, per l’afflusso di visitatori, ma soprattutto perché ho percepito minore negatività: una volta seduti i clienti non hanno iniziato a parlare di crisi, ma si sono concentrati sul prodotto e questo è l’approccio giusto. Un approccio che ho ritrovato finalmente negli italiani e anche nei compratori russi, che una volta davanti alle collezioni hanno ritrovato la loro grinta forse dimenticando per un po’ il difficile contesto del loro paese. Positivo è stato anche questo allestimento che ha messo insieme tutta l’offerta dell’azienda, compresa la novità Marni che ha avuto un ottimo riscontro.

QUIS QUIS, Stefano Cavalleri, fondatore e designer
“Questa edizione mi porta ai Pitti di trent’anni fa, quando si prendevano gli ordini anche in stand: in questi giorni non è stata sufficiente la saletta ad essi riservata, per fortuna! Per quanto riguarda i compratori presenti è mancata un po’ la Russia, dove però non siamo molto esposti, molto bene Arabia Saudita e Kuwait. Poi ci sta dando grande soddisfazione la nuova linea di Paciotti che ho disegnato per la prima volta per questa stagione: una prima linea couture che ha riscosso un successo oltre le aspettative”.

MARCELO BURLON, Silvia Gabrielli, Sales Manager
E’ la nostra seconda stagione a Pitti e il confronto premia questa edizione: purtroppo è mancata la Russia e speriamo che la Cina possa rimpiazzare questo paese in difficoltà. I compratori cinesi però, per quanto presenti, non hanno ancora espresso tutto il loro potenziale: hanno una diversa mentalità di business rispetto all’Europa.

SIMONETTA, Roberto Stronati, Presidente
“Questa è un’edizione davvero speciale per Simonetta: festeggiamo 40 anni a Pitti Bimbo, significa che siamo presenti dalla prima edizione, quando eravamo poco più che una trentina di espositori. Ricordo che venimmo a Firenze con un Ford Transit dove stavano il campionario, l’allestimento dello stand e cinque o sei di noi. Il primo visitatore della mattina fu un inglese, che quasi mi spiazzò: non eravamo pronti a pensare in valuta straniera! Ma da subito questa è stata la vocazione di Pitti e quel visitatore è ancora nostro cliente. Pitti è stata per noi un grande trampolino di lancio, ma posso dire senza falsa modestia che anche noi abbiamo dato molto a questa fiera, in un reciproco scambio che dura tuttora”.

TWIN SET, Alessia Baracchi, Marketing Department
“Abbiamo avuto un’ottima presenza di visitatori, sia italiani che stranieri. Speriamo che soprattutto per quelli italiani si tratti di un segnale di un’effettiva e diffusa ripresa. La location che ci ospita da molte edizioni ci consente di avere salette ordini e questo rende molto proficui i nostri giorni a Pitti, perché si possono già raccogliere indicazioni precise, che finora non sono mai state smentite”.

JAPAN RAGS, Evelyne Ligero, Export Department
“Siamo soddisfatti di questa edizione che da subito si è dimostrata vivace: già in prima giornata molti erano stati i visitatori. In particolare abbiamo avuto compratori da Belgio, Olanda, Spagna, Giappone e anche Russia, nonostante tutto. In alcuni casi si trattava contatti assolutamente nuovi”.

MISS GRANT, Mauro Serafini, amministratore delegato
“Un’ottima partenza giovedì culminata con una sfilata che è piaciuta tantissimo. Quindi siamo soddisfatti. Non so quale fosse l’atmosfera in giro per la fiera perché francamente non ho avuto modo di uscire dal nostro stand, che dalla scorsa edizione è cambiato e ci soddisfa molto. Per quanto riguarda i clienti, per l’Italia per fortuna abbiamo il Centro-Sud che è sicuramente più vivace del Nord. Molto bene i paesi stranieri con meno russi della scorsa edizione, ovviamente, per quanto ci siano stati alcuni nuovi nomi ucraini che trovo encomiabili per il coraggio e la forza d’animo”.

WOOLRICH, Elisabetta Dall’Olio, Merchandiser Woolrich Kid
“Siamo molto contenti per l’afflusso di visitatori di questa edizione, che tra l’altro ci vede in una nuova ubicazione molto positiva. Oltre ai clienti consolidati che sono passati a vedere le collezioni abbiamo avuto anche nuovi interessanti contatti. Devo dire bene anche dall’Italia, che negli ultimi tempi aveva un po’ rallentato”.

PEUTEREY, Nino Leotta, Direttore Vendite
“Un’edizione caratterizzata da novità per quanto ci riguarda: innanzitutto una nuova location qui al Pitti che rispecchia un nostro spostamento verso lo sportswear. Sicuramente questo trasferimento è stato positivo perché ci ha posto in un contesto più adeguato al nostro nuovo trend e anche questi dettagli influiscono sull’andamento della fiera. I passaggi sono stati molto buoni: i soliti nomi italiani, pochi russi, ma era prevedibile, bene l’estero. In particolare interessanti dei nuovi e inaspettati contatti inglesi”.

JUPE BY JACKIE, Jackie Villevoye, fondatore
“Faccio i miei complimenti all’organizzazione di Pitti Immagine, impeccabile come sempre! Sono una fan di Pitti Uomo, da sempre simbolo di qualità ed efficienza perciò quest’anno ho deciso di partecipare anche al Bimbo”.

TÉOPHILE & PATACHOU, Didier Melotte, General Manager
“Siamo soddisfatti di queste giornate di Pitti Bimbo: soprattutto l’apertura ha registrato un afflusso record, in totale comunque meglio della scorsa edizione, per quanto ancora non si abbiano i dati precisi. Il nostro mercato principale è l’Europa e tutti i top buyers che volevamo incontrare erano presenti: siamo molto contenti”.

MSGM, Ruggiero Desantis, designer
“La collezione ha ricevuto un riscontro molto positivo dai compratori, segno che ancora si guarda alla qualità. Chi ha visitato il nostro stand è stato molto interessato dal nostro Made in Italy, con materiali naturali. Vendiamo in tutto il mondo e in questi giorni c’è stata un’ottima rappresentanza di ottimi buyer, anche italiani per fortuna, e molti americani. Ma soprattutto hanno confermato di essere molto attenti alla ricerca e alle novità i compratori asiatici: in particolare i coreani e i giapponesi”.

CARAMEL, Ilhan Erhun, wholesale manager
“Siamo soddisfatti della nostra partecipazione a Pitti dove abbiamo incontrato top buyers provenienti da tutto il mondo. Interessante anche la presenza di molti studenti del settore moda, ma se posso dare un suggerimento riserverei il primo giorno ai buyers perché talvolta si è distratti dalla presenza di un pubblico solo curioso”.

MESSAGE IN THE BOTTLE, Féliz Vásquez, brand manager
“Un debutto a Pitti Bimbo che è stato un successo assoluto: in prima giornata un afflusso assolutamente inaspettato di compratori che volevano informazioni sulla collezione e sul nostro particolarissimo packaging che ha riscontrato un apprezzamento altissimo. Mi è piaciuto molto il fatto che i compratori fossero molto consapevoli delle necessità del loro negozio: questo ci ha fatto subito andare al sodo senza perdite di tempo con chi davvero appartiene al nostro target, non a caso abbiamo avuto già numerosi ordini qui in fiera”.

ROCK THE GOAT, Malin Lundberg Müller, founder
“Questo era il nostro debutto a Pitti e siamo molto soddisfatti dell’andamento della fiera: la manifestazione è ben organizzata e i compratori presenti provengono davvero da tutti i mercati internazionali. Abbiamo incontrato grande interesse e competenza”.

LES LUTINS, Catherine Artzet, owner
“Abbiamo ricevuto moltissimi visitatori: italiani, americani, nordeuropei, asiatici. Tantissimi nuovi contatti e anche molti ordini sottoscritti direttamente qui in fiera. Sicuramente la maggioranza delle persone che ha visitato lo stand è più attenta alla qualità che al prezzo e questo è un buon segnale”.

ABC123ME, Louisa Rowland, founder
“Il nostro è stato un debutto e l’impressione è molto positiva. Ho scelto Pitti per penetrare nel mercato italiano, ma devo dire che qui ho incontrato anche molti stranieri. I top buyer che ho incontrato hanno sicuramente superato le aspettative che avevo per questa prima partecipazione: ho trovato una grande ricerca di alta qualità e certamente l’esperienza di Pitti Bimbo si ripeterà”.

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